Il referto al Parlamento della Sezione delle autonomie che pubblichiamo fa il punto sul percorso di attuazione del sistema dei controlli interni degli enti locali tenuti alla relazione annuale, da adottare sulla base delle Linee guida previste dall’art. 148 del d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Tuel). L’analisi si è focalizzata in particolar modo sulle verifiche dei risultati richiesti alle pubbliche amministrazioni, e dunque sui controlli di gestione strategica e sulla qualità dei servizi, che si propongono l’obiettivo di valutare la corrispondenza dei risultati ai programmi e di raccogliere il feedback dei fruitori dei servizi, ossia dei cittadini amministrati.
Nel periodo compreso tra il 2021 e il 2023, l’analisi ha rilevato un generale miglioramento dell’efficacia dei controlli interni, rispetto alle rilevazioni della precedente relazione. Gli enti locali italiani hanno dato attuazione ai controlli interni di cui al d.l. n. 174/2012, focalizzandosi su vari aspetti, tra cui legalità finanziaria, equilibri contabili, gestione strategica, qualità dei servizi e organismi partecipati. Tuttavia, non tutti gli enti hanno attivato la totalità delle tipologie di controllo previste; ad esempio il controllo di gestione, in alcuni casi, è ancora poco diffuso; spesso tale tipologia è in una fase iniziale di sviluppo, e molti enti non hanno ancora una contabilità analitica strutturata.
Per quanto riguarda il controllo strategico, l’analisi degli esercizi 2021-2023 ha evidenziato che, pur essendo il Piano Esecutivo di Gestione (PEG) approvato dalla maggior parte degli enti locali, la sua importanza non è pienamente riconosciuta, con alcune sacche di inadempimento, specie nell’ultimo anno esaminato.